#2 – o’ sistema

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Siamo state molto felici. Sono stati dei mesi incredibili dove abbiamo incontrato solo generosità. Sembrava che si potesse aprire una finestra ed una porta perché scivolasse dentro un pensiero, un aktro: c’era solo da trattenerli, governarli, non farli fuggire. Una specie di grazia. Forse una vita beata. Noi abbiamo capito cosa è. Ed ancora questo non è distante da noi. Anche se non possiamo più dire “noi” come lo dicevamo fino a ieri. Percé Lucia è morta. E noi sappiamo insieme di una gioia grande che è la politica, l’amicizia, il collettivo che abbiamo vissuto e viviamo e questo dolore che ci vive.

 

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Ancora oggi, nell’attuale difficile situazione con un morto al giorno, a Napoli, dovuto ad agguati di camorra, tra le scelte primarie per risolvere un nesso ormai indissolubile tra la città e camorra, vengono posti dalle istituzioni cittadine, in primo piano, come essenziali elementi da fronteggiare, la mancanza di lavoro e la grande indigenza di certe zone-ghetto dell’ hinterland napoletano. La cosa non è inesatta, ma non esaurisce la comprensione del problema, anzi spesso lo presenta secondo termini che lo annebiano. In anni di studi svolti all’interno del femminismo, abbiamo ormai imparato che la struttura del simbolico, il posto da cui si parla, ed il peso o il valore sociale che questo comporta, sono determinanti per la significazione di sé che ognuno/a riesce a darsi. E se aprissimo innanzitutto il problema “camorra” volgendolo verso il “simbolico” e provassimo a farlo agire per individuare ciò che fa la fortuna della camorra e le dà una notevole presa in certe zone?

indice

o’ Sistema, alla luce di una teoria femminista – Ada
Cultura del Sistema – Angela Putino
La teoria della radice – Stefania Tarantino
Sistema e fine del patriarcato – Tristana Dini
L’io della città – Amalia Mele
Non solo “biblioteca di Babele” – Nadia Nappo
Solo l’amore salva – Lucia Mastrodomenico

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